lunedì 31 luglio 2006

Appello per Susanna 2 - Grazie Sbloggy

Riporto il post di Sbloggy riportato nel suo blog , non potrei trovare parole migliori per raccontare cosa significa VIVERE questa guerra, oggi, per me. Grazie

N., S., G., N., H., M.
Lettere, iniziali, storie, vite vissute sotto le bombe, dentro il frastuono di uno scoppio improvviso, nel silenzio di una notte di attesa.
Hanno dai 29 ai 38 anni, sono fratelli e sorelle, sono una famiglia, una delle tante famiglie libanesi.

M. ha 30 anni, ora si trova a Dubai e non riesco a immaginare i suoi pensieri, i suoi silenzi, i suoi sorrisi che un anno fa stringevano la mia mano.
N. è suo fratello, è rimasto a Beirut con S., sua sorella, che ogni giorno porta da mangiare agli sfollati nei parchi di Beirut.
Raccolgo queste notizie da chi è in contatto con loro, da chi ha ascoltato le loro storie prima degli scoppi, e ora si ritrova a incoraggiare il loro futuro distrutto.

Li ricordo bene gli occhi di M.
Intensi e profondi.
Li ho incontrati in una calda sera d’estate. Erano sorridenti, capaci di abbracciare ogni pensiero.
Erano delicati.
Le ho offerto una mano distratta e in una lingua confusa…e oggi le offrirei il silenzio di questa mia calda serata di luglio se solo potessi.

Oggi M. è sotto le bombe che raccontano i giornali.
Dentro gli scoppi che noi non udiamo, fra il sangue che noi non leggiamo.


La sua terra ribolle sotto gli aerei israeliani: strade e convogli di civili, porti e convogli di armi, uomini, donne, bambini.
Israeliani, palestinesi, hezbollah, e gli occhi di M.

Ci si accalca dentro una ragione propria per poi difendersi dai torti altrui…ma vittime innocenti continuano a morire.

Il Libano in questi giorni sta vivendo una delle pagine peggiori della sua storia”…una di quelle pagine che il futuro racconterà con il “C’era una volta”.

La Terra di Didone, il paese dei cedri, si sgretola fra le mani del suo popolo che oggi, ora, ha bisogno di aiuti economici, di volontari, di medicinali, di beni di prima necessità.

Trascrivo in questo blog, nel mio blog, la richiesta di Sawsan, sorella di M.
La sua è la voce di una ragazza come noi…una ragazza che ieri raccontava la sua terra con una cinepresa e oggi si ritrova fra le mani una guerra che ha bisogno anche di noi.

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