venerdì 23 novembre 2007

Elezioni Presidente Libanese: Lahoud proclama lo stato d'emergenza

(AGI) - Beirut, 23 nov. - Si dimettera' alla scadenza naturale del mandato, dunque entro la mezzanotte di oggi, il presidente uscente del Libano, il filo-siriano Emile Lahoud: lo ha annunciato il suo portavoce, precisando tuttavia che prima di farsi da parte Lahoud intende adottare una serie di provvedimenti, attualmente al vaglio, per garantire la sicurezza nazionale. Poco prima la maggioranza parlamentare che appoggia il governo del moderato premier Fouad Siniora aveva intimato al capo dello Stato di abbandonare l'incarico e lasciare libero il Palazzo Presidenziale nel termine stabilito, altrimenti sarebbe andato incontro a un'incriminazione. "Se Lahoud decidesse di rimanere al suo posto, si tratterebbe di un reato contro la Costituzione che e' punito dalla legge", aveva avvertito il vice capo del Parlamento, Farid Makari, leggendo un comunicato emesso dalla coalizione pro-occidentale guidata da Saad Hariri, figlio dell'ex primo ministro Rafik al-Hariri, all'epoca capofila dello schieramento ostile a Damasco e assassinato nel febbraio 2005 con un attentato costato altri 22 morti, da molti imputato proprio alla Siria. Il monito di Makari aveva fatto immediatamante seguito all'ennesimo rinvio dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica da parte dell'assemblea di Beirut, essendo venuto a mancare il prescritto quorum. Il voto e' stato adesso rinviato al 30 novembre, mentre continua a non profilarsi all'orizzonte alcun accordo per la scelta di un candidato di compromesso accettato anche dall'opposizione, capeggiata dagli integralisti sciiti di Hezbollah.

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