giovedì 25 gennaio 2007
LibanItaly Mission - live from Lebanon
BEIRUT (upd.25 Jan) - «Hopefully a 3 years old girl is going to be healed in a Basilicata's hospital - said Nello Rega - since she didn't receive the appropriate medical treatments and she risks to loose her leg. We are just trying to understand if Lucanian Health Service is ready to perform that surgery for the kid». LibanItaly is a project sustained also by Basilicata Department, which offered two doctors from San Carlo hospital in Potenza, and Basilicata Regional Oncological Centre (CROB).
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Potrebbe essere curata in Basilicata una bambina libanese di due anni e mezzo che rischia di perdere una gamba: lo ha reso noto Nello Rega, giornalista e presidente dell’associazione «Together onlus» in Libano da cinque giorni per la spedizione umanitaria «Libanitaly». «Nei giorni scorsi – ha spiegato Rega – la bambina è stata visitata dai nostri medici, Gianluca Paternoster e Patrizia Madeddu, secondo i quali finora le cure non sono state del tutto appropriate. Adesso dobbiamo capire se la piccola potrà essere operata nelle strutture sanitarie lucane». La spedizione «Libanitaly» ha ricevuto il sostegno della Regione Basilicata «che – ha aggiunto Rega – mette a disposizione strumenti e personale dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza e del Crob (Centro regionale oncologico Basilicata) di Rionero in Vulture, dei Comuni di Forenza e Gabicce Mare (Pesaro Urbino) e del Contingente
italiano dei Caschi blu in Libano. Gli undici rappresentanti dell’associazione «Together onlus» dovrebbero far rientro in Italia il prossimo 29 gennaio.
BEIRUT (upd.24 Jan) - Journalist Nello Rega and 10 members of humanitarian expedition «LibanItaly», associazione lucana «Together onlus», have been witnesses of very hard clashes in Lebanon coming from last opposition riots: «But this hot situation give us even more reason to go ahead with our projects, wishing to unlock asap the 60 tons of books, toys, clothes for kids, and medicines still stucked at Beirut port». Meantime, two doctors of Together ONLUS yesterday have already visited 300 people in Bed Nayel, one of the five medical centre where the association acts.
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«Stamani dovevamo lasciare la città di Beirut, ma ci è stato impedito e abbiamo assistito dal vivo ai durissimi scontri delle ultime ore».
«Eravamo diretti a sud – ha continuato Rega – per raggiungere una località di confine, ma il nostro convoglio, formato da tre automobili e undici persone, è stato bloccato. Non abbiamo avuto particolari problemi, ma non ci hanno fatto proseguire».
Gli undici rappresentanti di «Together onlus» dovrebbero far ritorno in Italia lunedì prossimo: «Gli scontri di queste ore – ha spiegato Rega – ci danno ancora maggiori motivazioni per portare avanti il nostro progetto umanitario. Speriamo di riuscire a sbloccare il prima possibile le oltre 60 tonnellate di libri, abbigliamento per bambini, farmaci e cancelleria che, nonostante siano stati sdoganati regolarmente, sono ancora bloccati nel porto di Beirut».
Ieri, i medici dell’associazione lucana hanno visitato oltre 300 persone nella Valle del Bekaa, a Bed Nayel: «A molte di queste – ha detto il portavoce dell’associazione, Gennaro Grimolizzi – sono stati somministrati farmaci dai nostri medici Gianluca Paternoster e Patrizia Madeddu».
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