domenica 24 giugno 2007

The (un)expected attack targeting UNIFIL



Only few days ago, news and local media were celebrating: "According to the Minister of Defense Mr. I. Murr, the LAF has finished its operation in Nahr-l-Bared Camp against Fath-l-Islam group".

But today.
A powerful blast ripped through a vehicle manned by Spanish U.N. peacekeepers in the southern village of Khiyam (a major Hizbullah stronghold in south Lebanon), killing five soldiers and wounding four others, witnesses reported and added that rescuers evacuated nine soldiers from the burning vehicle, taking them by ambulances to UNIFIL's field clinics in the area.

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Un attentato contro la forza internazionale di pace dell'Onu in Libano. Sahel el Dardara, un villaggio nel sud del Paese vicino a Kyiam, la città più grande del settore sotto il controllo spagnolo: un ordigno piazzato sul ciglio di una strada e comandato a distanza è esploso al passaggio di un veicolo con a bordo alcuni caschi blu spagnoli della missione Unifil. 5 i morti. A bordo del loro mezzo blindato Fap c'era una cassa con materiale esplosivo, a sua volta esploso all'interno del veicolo.

Zapatero allertato.
Prodi gli ha già telefonato per esprimergli il cordoglio e la solidarietà di tutto il Paese.
Alle 20 parlerà in televisione il ministro della difesa Alonso...

Non è lecito non attendersi che scenari del genere possano presto riguardarci.
Oggi gli spagnoli, domani ... ?
La verità è che a Beirut nessuno vuole la guerra, ma lo spettro della guerra civile è più che mai realistico.

Leggevo pochi giorni fa:-
Secondo un sondaggio dell'Information International, un centro ricerche indipendente di Beirut, il 30 per cento dei libanesi vorrebbe emigrare all'estero, il 60 per cento di loro appartengono alla fascia d'età compresa tra i 18 e i 25 anni. Negli ultimi due anni il 50 per cento dei nuovi laureati ha lasciato il paese dei cedri per trasferirsi all'estero. La metà dei Maroniti, la maggioranza cristiana del paese, sarebbe disposta a trasferirsi all'estero così come farebbero il 22 per cento degli sciiti e il 26 per cento dei sunniti.

Where are we goin'? ...

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