venerdì 12 gennaio 2007

To the little Youssef Marzouk

I Figli - Khalil Gibran

I vostri figli non sono figli vostri...
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa...
essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono...
Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani.
[..]
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
[..]
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.


Piccolo Youssef, sai portiamo lo stesso nome, è un bel nome Youssef sai?
Piccolo Youssef, in una giorno di follia ti hanno portato via i giocattoli, alla mamma ed al papà. E' ingiusto, lo so, non c'è ragione che tenga per giustificarlo. Io prego per te. Dovunque tu sia, piccolo Youssef, voglio pensare che ora sei felice, sei con la mamma, sei con la nonna. Da' loro ascolto, mi raccomando, pochi capricci. Poca televisione, pensa a giocare a pallone. Circondati di tanti amici. Impara ad andare in bicicletta. E a nuotare. Lì troverai tanti bambini con cui fare il girotondo. E tanti adulti. Chè poi lo sai che non sono tutti cattivi. Qualche merendina ogni tanto te la faranno mangiare, e anche le patatine ed i dolciumi. E forse un giorno imparerai ad apprezzare anche l'insalata. Troverai una chitarra e comincerai a suonarla. E poi una ragazza che ti farà battere il cuore. La prima però deve piacere alla mamma eh. Piccolo Youssef, hai l'età delle mie nipotineadorate. Piccolo Youssef, adesso lassù ci saluterai e il tuo viso angelico lascerà il suo sorriso innocente sul sole e sul cielo perchè per sempre ci rischiari le giornate. Ciao Piccolo...
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"On Children"
Kahlil Gibran

Your children are not your children.
They are the sons and daughters of Life's longing for itself.
They come through you but not from you,
And though they are with you, yet they belong not to you.
You may give them your love but not your thoughts.
For they have their own thoughts.
You may house their bodies but not their souls,
For their souls dwell in the house of tomorrow
[..]
You are the bows from which your children as living arrows are sent forth.
[..]
Let your bending in the archer's hand be for gladness;
For even as he loves the arrow that flies, so He loves also the bow that is stable.

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