domenica 24 giugno 2007

The (un)expected attack targeting UNIFIL



Only few days ago, news and local media were celebrating: "According to the Minister of Defense Mr. I. Murr, the LAF has finished its operation in Nahr-l-Bared Camp against Fath-l-Islam group".

But today.
A powerful blast ripped through a vehicle manned by Spanish U.N. peacekeepers in the southern village of Khiyam (a major Hizbullah stronghold in south Lebanon), killing five soldiers and wounding four others, witnesses reported and added that rescuers evacuated nine soldiers from the burning vehicle, taking them by ambulances to UNIFIL's field clinics in the area.

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Un attentato contro la forza internazionale di pace dell'Onu in Libano. Sahel el Dardara, un villaggio nel sud del Paese vicino a Kyiam, la città più grande del settore sotto il controllo spagnolo: un ordigno piazzato sul ciglio di una strada e comandato a distanza è esploso al passaggio di un veicolo con a bordo alcuni caschi blu spagnoli della missione Unifil. 5 i morti. A bordo del loro mezzo blindato Fap c'era una cassa con materiale esplosivo, a sua volta esploso all'interno del veicolo.

Zapatero allertato.
Prodi gli ha già telefonato per esprimergli il cordoglio e la solidarietà di tutto il Paese.
Alle 20 parlerà in televisione il ministro della difesa Alonso...

Non è lecito non attendersi che scenari del genere possano presto riguardarci.
Oggi gli spagnoli, domani ... ?
La verità è che a Beirut nessuno vuole la guerra, ma lo spettro della guerra civile è più che mai realistico.

Leggevo pochi giorni fa:-
Secondo un sondaggio dell'Information International, un centro ricerche indipendente di Beirut, il 30 per cento dei libanesi vorrebbe emigrare all'estero, il 60 per cento di loro appartengono alla fascia d'età compresa tra i 18 e i 25 anni. Negli ultimi due anni il 50 per cento dei nuovi laureati ha lasciato il paese dei cedri per trasferirsi all'estero. La metà dei Maroniti, la maggioranza cristiana del paese, sarebbe disposta a trasferirsi all'estero così come farebbero il 22 per cento degli sciiti e il 26 per cento dei sunniti.

Where are we goin'? ...

giovedì 14 giugno 2007

Cooperation project between Lebanon and Italy, Regione Lombardia: Niguarda Milano & Hariri Hospital Beirut twinning



Regione Lombardia rilancia la cooperazione internazionale verso le popolazioni del Medio Oriente e del Libano in particolare. Una collaborazione già in atto da tempo, cui oggi si è aggiunta la firma del gemellaggio tra l'Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda di Milano e il Rafik Hariri University Hospital di Beirut. Il documento, sottoscritto in Regione Lombardia dai due direttori generali, Pasquale Cannatelli e Wassim Wazzam, è stato presentato in una conferenza stampa, insieme ad alcune altre iniziative, dal presidente Roberto Formigoni, dell'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal sottosegretario Robi Ronza. Presente anche il console del Libano a Milano, Hassan Najem.

"Un'altra iniziativa umanitaria - ha detto Formigoni - che testimonia come la solidarietà sia nel Dna dei lombardi e soprattutto che va ad aggiungere un altro tassello ai progetti di cooperazione che abbiamo attivato nel mondo". Solo nel 2006 sono stati 58 i progetti finanziati da Regione Lombardia con uno stanziamento di 1,5 milioni (3 nel triennio). "Siamo ancora una volta orgogliosi di un'iniziativa di solidarietà che si aggiunge alle decine di operazioni simili promosse dalla Lombardia - ha aggiunto Bresciani - Da parte nostra ci siamo impegnati e continueremo a impegnarci nell'azione di governance di tutti gli attori coinvolti, affinché le popolazioni bisognose abbiano tutto l'aiuto che necessitano nel miglior modo possibile".

Incentrato sul trattamento dei trapianti di fegato e rene e della chirurgia epatobiliopancreatica, il gemellaggio rientra nel programma di collaborazione e sviluppo internazionale in ambito sanitario per il quale il governo regionale ha stanziato 180.000 euro per il periodo 2007-2009. Saranno effettuati frequenti scambi di equipe composte da medici e infermieri cui seguiranno corsi di aggiornamento, perfezionamento e specializzazione che sfrutteranno anche le opportunità che offre la tecnologia moderna e in particolare la teleconferenza. Saranno sviluppate anche attività di teleconsulto con trasmissione di dati per la gestione di pazienti individuati (selezione, studio e follow up), così come la fornitura di attrezzature necessarie al trattamento delle patologie. Completa l'accordo la pianificazione di un modello per la gestione dei trapianti di organo.

I FERITI CURATI NEGLI OSPEDALI LOMBARDI - Sono 13 i feriti civili libanesi che sono stati accolti e curati in Lombardia a partire dal loro arrivo a Linate il 28 settembre 2006. La lista comprende 7 ragazzi (tra i 6 e i 18 anni), 5 donne (tra i 22 e i 40 anni) e un adulto di 29 anni. Le patologie varie e tutte gravi: traumi cranici (una paziente era in coma), ustioni, amputazioni di arti, fratture multiple e ferite varie. La richiesta di curare presso strutture sanitarie lombarde i
feriti civili libanesi era stata avanzata al presidente Formigoni il 27 luglio dal console generale del Libano, Hassan Najem, durante la sua visita a Palazzo Pirelli. Formigoni aveva dato immediatamente piena disponibilità, sviluppando un'iniziativa in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri e con la Croce Rossa.

I feriti sono stati accolti nei seguenti ospedali: Niguarda (5), Ospedali Riuniti di Bergamo (4), Sacco (2), Buzzi ICP (2). Dei 13 pazienti, 8 sono già stati dimessi e sono rientrati in Libano (il primo è stato dimesso già il 10 ottobre 2006 dal Sacco di Milano, seguito da altri quattro dimessi nello stesso mese da Niguarda), mentre altri 5 stanno terminando la riabilitazione: 4 di loro saranno a casa per la fine di giugno.

FIUME LITANI - L'intervento sul fiume Litani (il più lungo e largo del Libano, bacino di 2.160 km quadrati) si è reso necessario dopo i drammatici scontri del luglio 2006 che in soli 40 giorni hanno messo in ginocchio il Libano, provocando anche gravi danni al sistema idrico e agricolo. L'emergenza è stata affrontata da subito con l'aiuto immediato a 1500 famiglie sfollate dai luoghi del bombardamento, la riparazione dei canali irrigui bombardati nel Sud e nella Valle della Bekaa e la ricostruzione di una riserva d'acqua potabile da 3,5 milioni di litri e di una condotta, distrutte dai missili nella città di Balbeeck. In tutto sono state circa 200.000 le persone aiutate (5% della popolazione del Paese).

Il Litani e il suo bacino sono un'area nevralgica per l'economia e la vita della popolazioni libanesi. Ora, Regione Lombardia, tramite le Ong Avsi e Icu, realizzerà un progetto di pulizia e riassetto idrogeologico del Litani con parallelo sostegno agli agricoltori che vivono e lavorano lungo le sponde del fiume. "Regione Lombardia insieme al Ministero degli Esteri e all'Onu - ha detto Ronza - ha deciso di dare il proprio aiuto sfruttando il lavoro delle Organizzazioni non governative presenti sul territorio perché nessuno meglio di loro conosce qual è la reale situazione".

mercoledì 13 giugno 2007

And now Al Manara, Corniche de Beirut, gosh-



A powerful blast ripped through Beirut’s seaside Manara district. The blast between the Long Beach and Sporting Club swimming facilities demolished a car and wounded dozens of people. Tongues of flame shot up from the wreckage of a car demolished by the blast as fire fighters tried to combat the blaze and prevent it from spreading to dozens of vehicles parked nearby. The bomb attack targeted an area usually crowded by beach fans about 200 meters south of the Lebanese Army’s heavily guarded main swimming club.
Four people were killed and 15 wounded in a car bomb that wrecked Beirut’s Manara district and targeted Parliamentary Deputy Walid Ido’s car. Deputy and his son Khaled are dead ... Rest in peace.

martedì 12 giugno 2007

Lesson #6:- How to prepare ... Kibbeh

Previously:
#1: Hummus
#2: Fatoush
#3: Tabouleh
#4: Mamoul
#5: Baba Ganoush


Kibbeh (also kibbee, kubba, Arabic: كبة). It is a common food in Lebanon, Syria and Iraq, North Africa, Caucasus and Turkey (as içli köfte in Turkish). In its most common form, it consists of minced lamb mixed with bulgur and spices, stuffed inside a bulgur pastry crust and grilled, boiled or fried. The shape, size and ingredients vary between different types of kibbeh and between the recipes traditional in different areas. The meat and bulgur mix, without the crust, is often served raw (called Kibbe Nayye), similar to steak tartare. This is a popular delicacy in Syria, Lebanon, and the Palestinian territories, and is often accompanied with arak. In Lebanon, it is common to serve fresh kibbeh meat raw, and then cook the remainder the next day. It is traditionally served with a tahina dip which is a sesame seed paste. Sometimes Lebanese will serve the dish without the pastry bread and only eat the meat.


Ingredients:
4 lb ground lamb
1 cup wheat - soak for 1/2 hour in warm water
1 lrg onion, grated
salt (to taste)
pepper (to taste)
cinnamon (about two shakes)
allspice (about two shakes)

Preparation:
Squish wheat in hands to remove water. Then mix all ingredients well.
Taste to see if you need more spices. (It's ok to eat this raw; indeed, it is considered a delicacy, although personally I prefer it cooked!)
Grease a large baking pan, at least 13x9 or larger.
Divide meat in half. Make bottom layer. Flatten with hands until even.
Then add:
1/3 cup snobar (pine nuts) or pignoli seeds
Add top layer of meat and flatten until even. Cut diagonal lines in both directions, not all the way through, so have diamond pattern. Dot well with butter and crisco, more butter (or margarine) than crisco.
Use half teaspoonfulls at a time. Should be a pat every couple inches or so...
Bake for 1 1/2 hours at 350 degrees, or until brown.

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Ingrédients (pour une tourtière) :

- steak (éviter le steak haché du boucher qui contient trop de nerfs)
- boulgour très fin (le boulgour est un blé dur concassé.)
- pignons de pin
- oignons
- sel, poivre
Pour la sauce d'accompagnement :
- deux yaourts nature (ou mieux, du "labne"). - le jus d'un citron - sel, poivre

Préparation :
Faire gonfler le boulgour avec un verre d'eau. Le mettre ensuite à égouter dans une passoire fine. Enlever la graisse et tous les nerfs du steak. Le hacher très finement. Il faut le même volume de steak haché et de boulgour soigneusement égoutté.
Dans une terrine, melanger intimement la viande et le boulgour à la main. Faire fondre la graisse du steak dans une poêle. Emincer finement les oignons et les faire revenir avec les pignons de pin. Huiler un moule rectangulaire.
Prendre une poignée de mélange viande-boulgour et l'applatir entre vos paumes pour former une petite galette d'environ un centimètre d'épaisseur. La poser dans le moule. Répeter le procedé jusqu'à ce que le fond du moule soit tapissé d'une couche réguliere (n'utiliser que la moitié de la préparation). Ajouter alors les oignons et pignons de pin grillés en une fine couche. Former une seconde couche de viande-boulgour au dessus des pignons en utilisant la même méthode que précédement.
Tasser le tout avec la paume de la main. A l'aide d'un couteau, tracer des losanges dans la pâte presque jusqu'au fond du moule. Mettre à cuire à four chaud jusqu'à ce qu'il n'y ait plus de jus dans les entailles et que le dessus soit doré.
Servir tiède accompagné d'une sauce yaourt + citron + sel, poivre.

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Il "kibbeh" è il piatto nazionale libanese. Può essere fatto con agnello, montone o manzo. Può essere mangiato crudo, fritto, al forno o grigliato.



Ingredienti:
500gr coscia d'agnello
1 tazza di farina - a bagno per 1/2 ora in acqua fredda
1 cipolla grande
sale (da assaggiare)
pepe (da assaggiare)
cannella (un paio di pizzichi)
spezie varie (un paio di pizzichi)
pinoli

Preparazione:
Mettere a bagno il burghul a grana fine in acqua fredda per mezz'ora. Tritare abbondante cipolla (meglio con il robot) e metterla a bagno con acqua e sale, per farle perdere acidità. Scolare, strizzare e asciugare il burghul. Cercate di eliminare tutta l'acqua. Fate lo stesso con la cipolla. Poi mettete tutto in una terrina, aggiungendo la carne tritata e il sale. Le proporzioni sono 1 di carne tritata e 1 di burghul+cipolla. Impastate e amalgamate perfettamente, bagnandovi spesso le mani con acqua gelida ed eventualmente aggiungendone qualche goccia all'impasto. Poi mettete tutto nella parte più fredda del frigo per qualche minuto, mentre voi fate altro. Preparate il ripieno. In una padella, mettete un paio di cucchiai d'olio e fate prendere colore ai pinoli. Poi aggiungete abbondante cipolla tritata. Quando la cipolla è imbiondita, aggiungete la carne tritata. Fate rosolare, salate... e poi ci andrebbe un cucchiaio di sciroppo di melograno oppure dell'uva passa. Aggiungere un po' di cumino in polvere e un po' di mentuccia ... ma potete non metterla o mettere altre erbe. Ora tirate fuori dal frigo l'impasto. Ricordatevi che per maneggiarlo bene bisogna bagnarsi in continuazione le mani nell'acqua gelida. Prendete una noce di impasto e fatene una polpetta. Usando il dito indice e facendo ruotare la polpetta con l'altra mano, scavate un "tunnel". Riempite la cavità con un paio di cucchiaini di ripieno. Richiudete e, usando sempr el'acqua fredda per aiutarvi, date alla polpetta una forma ovale. Friggetele, poche alla volta, in abbondante olio.

Variazioni: KIBBEH AL FORNO

Tenete buona la prima parte: avete il ripieno e avete l'impasto di burghul, carne e cipolla. Ungete una teglia da forno con burro. Poi stendete uno strato di impasto. Versate il ripieno, poi ricoprite con un altro strato di impasto. Sempre con le dita bagnate con acqua gelata, unite bene l'impasto superiore a quello inferiore e poi, con un coltello adatto, tagliate delle "fette" a raggio e lasciate un buchino al centro. Aiutandovi con un cucchiaino, mandate nelle fessure, compresa quella centrale, del burro liquefatto e spandetene un po' anche in superficie. Infornate in forno preriscaldato a 190° per circa mezz'ora. Nel frattempo, preparate la salsa. La Tahine si prepara aggiungendo alla psta di sesamo acqua, aglio, succo di limone, sale e cumino macinato. Due cucchiai di Tahine e due cucchiai di yogurt cremoso. Mescolare il tutto.

Variazioni-2: KIBBEH CRUDO o CIG KOFTE
Conosciuto anche come Kibbe nayyeh (kibbee, kubba, Arabic كبة نية or كبة نيئة).
Servono 500 gr di carne magrissima macinata finemente. Servirebbe il montone. Sostituitelo col manzo, con l'agnello... o con quello che vi pare più opportuno. 250 gr di bulgur, quello fine. Forse anche finissimo. 2 o 3 cipolle grandi, tritate (ridotte in poltiglia), messe in acqua e sale per far perdere loro acidità, poi spremute e strizzate magari con un passino e asciugate. Devono perdere tutta l'acqua. 2 pizzichi abbondanti di pepe nero, quanta paprika piccante pensate di riuscire a sopportare (per quella quantità, un paio di cucchiai), 2 pizzichi abbondanti di cumino in polvere, un mazzetto di prezzemolo tritato, 2 cucchiai di OTTIMO concentrato di pomodoro, erba cipollina tritata (facoltativo). Prima di tutto, preparare il bulgur. Poi, mischiare tutto insieme. Impastare, amalgamare,...a lungo. Conviene bagnarsi le mani nell'acqua fredda, ogni tanto. Amalgamate tutto per almeno un quarto d'ora. Poi fate riposare un po' in frigo. Basta poco. Staccate dei pezzi. Il risultato finale devono essere delle polpette che avrete formato chiudendo il palmo della mano. I segni delle dita servono da decorazione. Poggiateli su un vassoio con un letto di foglie di lattuga.

lunedì 11 giugno 2007

Thanks.

Just that...
Breaking news: Two Lebanese Red-Cross Rescuers killed in Nahr-al-Bared camp.

domenica 10 giugno 2007

Tripoli Stadium

While Lebanese soldiers and diehard terrorists entrenched in a refugee camp fought face-to-face confrontations Sunday, a Massive Carnival has been held in Tripoli Stadium this Sunday June 10th, 2007 @ 12:00 pm to support the Army and the Internal Security forces, organized by Lebanese Forces, Future Movement, Tripoli Bloc.




I agree that some photos talk better than thousands words...
Peace for all.

lunedì 4 giugno 2007

The list is getting longer: Sad Boushriyeh , Mar Taqla area, NE Beirut

A Copy of Ein Alaq Bombings Hits Sad Boushriyeh
A powerful blast ripped through a bus parked at the entrance to a business center in Mar Taqla area (next to the church) of Sad Boushriyeh district northeast of Beirut Monday wounding at least ten people, security sources said. The exact time of the explosion was 8:15 pm, coinciding with a meeting of security officials at the Prime Minister's offices in the Saraya. The number of wounded has been increased from 7 to 10. The explosion also inflicted damage to the front of the bus, cars parked in the crowded area and at least 10 shops in the business center. Ambulances and fire engines, their sirens wailing, rushed to the scene of the blast minutes after the explosion echoed across the stricken area. Helmeted Lebanese troops set up checkpoints and searched the area for suspects as well as for more bombs.

Photos taken from Tayyar and Yahoo.news:



Map of Palestinian Refugee Camps in Lebanon



Take a look Here to see details.

Another day in the hell


You read news and it seems like reading war bulletins...

An-Nahar reports that a military spokesman said two Lebanese army soldiers and two Islamist extremists from Jund al-Sham were killed in the overnight clashes at Ain al-Hilweh.
They said 11 other people were also wounded in the fighting which broke out anew after militants attacked army checkpoints in Taamir, a residential area adjacent to Ain al-Hilweh, with grenades, prompting Lebanese troops to respond with artillery and machine gun fire.
Back at Nahr al-Bard, Lebanese troops on Sunday pushed ahead, pounding Fatah al-Islam hideouts relentlessly.
An Nahar reports also that mosques there now are dual-use. They are places in which to pray. They are also armed camps. They are also, possibly, terrorist targets. Suicide bombers reportedly detonated themselves at the Thawra mosque. Perhaps someone ignited himself a little too early. Maybe the keepers of that mosque were hostile to Fatah al-Islam. Who knows...
military spokesman said two Lebanese army soldiers and two Islamist extremists from Jund al-Sham were killed in the overnight clashes at Ain al-Hilweh.

They said 11 other people were also wounded in the fighting which broke out anew after militants attacked army checkpoints in Taamir, a residential area adjacent to Ain al-Hilweh, with grenades, prompting Lebanese troops to respond with artillery and machine gun fire.
Back at Nahr al-Bard, Lebanese troops on Sunday pushed ahead, pounding Fatah al-Islam hideouts relentlessly.
Many in Lebanon believed the army would be able to crush the Fatah al-Islam quickly, but after three days of fierce battles using artillery and tanks, the troops continued to face strong resistance.
Lebanese security officials said that Nahr al-Bared had been strategically divided into three zones. The army was controlling one zone, the militants held another, while Palestinian civilians and Fatah al-Islam guerrillas controlled the third and were refusing the militants sanctuary, they said.
The casualties raised the army's death toll to 44 since the standoff began two weeks ago. At least 20 civilians and about 60 militants have also been killed, but casualties in the camp in the last three days were unknown because relief organizations were banned from entering.
Earlier Sunday, the army denied that the United Nations Interim Force in Lebanon was helping Lebanese troops in their fight against Fatah al-Islam.


*** Update: Tensions were running high in the refugee camps of Rashidiyeh and Borj al-Shamali near the southernmost port city of Tyre, state-run National News Agency (NNA) reported Monday. It said militants from the mainstream Fatah movement and other allied factions have kept an all-night vigil over the two camps. NNA said sporadic clashes continued through the night and Monday morning between Lebanese troops and Fatah al-Islam militants holding out inside the northern refugee camp of Nahr al-Bared. It said the main road linking the Akkar province with the rest of north Lebanon was open for traffic.

*** Visit here to see the maps of the camps with the ongoing fightings

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Nuovi scontri sono scoppiati all'alba a uno degli ingressi del campo profughi palestinese di Ein el Helweh, a Sidone, dove già ieri ci sono stati incidenti, durati un paio di ore, dopo che militanti islamici hanno colpito con dei razzi una postazione dell'esercito all'esterno del campo.
Gli scontri di ieri si sono conclusi a seguito di una mediazione degli altri gruppi palestinesi, ma all'alba di oggi ci sono stati ancora violenti scambi di colpi di arma da fuoco tra soldati e islamici di Jund al Sham. Secondo fonti della sicurezza libanese due soldati e due militanti islamici hanno perduto la vita, mentre undici persone risultano ferite. A Sidone sono state chiuse le scuole e la vita della città si svolge al rallentatore. Intanto, continuano gli scontri, sproradici anche a Nahr el Bared, a Tripoli, tra l'esercito libanese e miliziani di Fatah al Islam, barricati all'interno del campo profughi.

venerdì 1 giugno 2007

The mistery of Fatah-al-Islam



Update:-
TRIPOLI - Lebanese tanks and armored vehicles battled their way into the outer neighborhoods of a Palestinian refugee camp Friday in some of the heaviest fighting since violence broke out between the military and al-Qaida-inspired militants nearly two weeks ago. The military demanded the Fatah fighters holed up in the Nahr el-Bared camp in northern Lebanon surrender and promised to pursue them if they didn't.
Three Lebanese soldiers were killed and 16 palestinians, according to security officials who spoke on condition of anonymity because they were not authorized to address the media. Most of the camp's 31,000 refugees have fled, many to the nearby Beddawi refugee camp.

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An interview to the lebanese opinionist Hassan Hamadeh.

How do you explain the clashes in Tripoli ?

"It was a clear plan to create conditions to involve lebanese army in a war of attrition".

Why just the lebanese Army ?

"Because it represents the only guarantee against a civil war in the Country. The entire crisis started when these bandits assaulted a bank in Tripoli and then the internal security worked over their hideout, which was known, to stop them. They were not able to do that, so called the Army, completely unaware of the "hot" situation so they felt down in trap".

But the phenomenon of sunni extremism in Lebanon exists since oct 2005, when Charles Ayoub, director of independent sheet Ad Diyar said to Arabmonitor that in the country there were many more islamic militants than you can imagine, lot of foreigners, with the target to destabilize Lebanon.

"The phenomenon appeared 5-6 years ago, before Iraqi invasion, supported by Rafiq Hariri with the intent to utilize the islamic fanaticism, which look at Al Qaida as reference, for their purposes".

Who did encourage or support them in the last years ?

"Sure The Future of Saad Hariri (leader of the current majority in the Parliament) has a big responsibility, since it wanted to utilize them. It's not accidental that members of Fatah-al-Islam have assaulted the Bank of Mediterranean (propriety of Hariri's family) in Tripoli, as it seemed they were no more paid (see Franklin Lamb article: Who is behind the fighting in North Lebanon, www.counterpunch.org).
The Bank of Mediterranean has had the same role in lebanese events than Banco Ambrosiano in Italy with reference to Calvi, P2 and IOR".

It seems there are lot of foreigners in Fatah-al-Islam rank.

"The saudi ambassador in Beirut admitted the presence of many saudi people (Marwan Abdulal, palestinian leader who lives in Tripoli, said to Arabmonitor that between guerilla's militants the palestinian ones are the less represented)".

How have they entered in Lebanon and how have they arrived here ?

"They entered mainly through Beirut international airport Rafiq Hariri, although this is not an honour for our Country. They entered using the militar corridor used by Unifil force. None was able to stop them, or to control. They arrived in small groups last autums. Choosed Ein el Helweh camp (Saida), as there it was easier to disguise because there was another islamic extremist group. Then, thanks to lebanese Securitate (name reminding the secret services in Romania with Nicolae Ceasescu), they have been transfered months ago by special units of Internal Ministery into Nahr-al-Bared (palestinians fonts in Lebanon have referred that some of Fatah-al-Islam were present in a palestinian training camp in Bekaa used by Fatah-Intifada group. Once they broke down with these one, they moved to Nahr-al-Bared. Three months ago there would have been a negotiate in Saida, source palestinian fonts in Ein el Helweh camp, between islamic members and Rafiq Hariri's sister, Bahia, deputy of Parliament, which was supposed to have requested militants to leave Saida's area (in Saida the origins of Hariri's), offering them money)".

Who's Shaker al Absy, indicated as the boss of Fatah-al-Islam ?

"A delinquent who acted cooperating with Abu Musab al Zarqawi, he was in prison in Syria 3 years before arriving in Lebanon (It's a jordanian-palestinian member of al-Fatah and trained in Lybia as official of palestinian armed forces. In 2002 an amercian diplomatic was killed in Amman and Absy was investigated and then capital condemned in absence by the jordan security Court in 2004. Fouad Hussein, a jordan expert in islamic militant organizations, said to Arabmonitor that after the assassination of the USA diplomatic, Absy left Jordan and moved in Syria. The internal Syrian Ministery informed last March that Absy stayed in sirian jail from dec 2003 to dec 2006 as responsible of terroristic activity. Once released, he joined Lebanon. In Fouad Hussein's opinion, Absy has never been in Iraq. However, Palestinian fonts in Tripoli said to Arabmonitor that many militants of Fatah al Islam inside Nahr-al-Bared camp are supposed to have passed a certain period in Iraq, fighting among lines of a group named Iraqi Islamic Army)".

Whom weapons, ammunitions and equipments, sent by USA in Beirut in last days, are addressed to ?

"It seems the vehicles to the lebanese Army, while the other stuff to the several militias of the current majority. It's weird if you think that USA keep on talking about weapons sent to Hezbollah, while they provides them to the others".

(thanks to Arabmonitor source)